@Codemotion 2013
Anche quest'anno sarò presente per un piccolo speech sulla sicurezza intitolato "Attacchi, bugie e underground digitale", in cui cercheremo di capire perchè, nonostante siano ormai anni che si parla di sicurezza, sembra che le abitudini siano molto dure a morire.
Non passa giorno senza ascoltare di un'intrusione, di un leaks o di un tango down. E parliamo solo di ciò che sappiamo ufficialmente.
Ci vediamo quindi al Codemotion il 23 marzo.
Per lo schedule potete vedere qui.


Quando un concetto vale mille parole
Prima di leggere godetevi il video.

Perchè spiegare i rischi connessi con il nuovo mondo digitale è complicato e frustrante. Ascoltare poi dei guai che certe disattenzioni portano alla gente comune è ancor più frustrante.

Il problema della confidenzialità dei dati è ormai di tutti, perchè in un modo o nell'altro siamo tutti online, abbiamo una vita digitale e ci appoggiamo a servizi e utilità che sono on-line. E come sempre il limite della sicurezza, anche nel piccolo, è sempre lo stesso: le persone, la loro catena di fiducia e l'errata consapevolezza sulle conseguenze di determinate azioni.

Quanti ho sentito dire cose del tipo "vabbeh ma che mi importa, tanto non ho nulla da nascondere" e infilare giga di dati personali sul sistema di sharing di turno? Come sempre il non conoscere il nemico e le sue reali necessità genera questa una falsa rassicurazione... l'uomo della strada ha sempre in testa il solito hacker disadattato che si diverte a entrare nel Pentagono, la mail di phishing scritta in un'italiano storpiato, e si rassicura quindi sull'ininfluenza della propria vita on-line con il problema.

Ieri un mio carissimo amico mi ha fatto vedere questo video.
Come accade di rado, è stato illuminante e cristallino, un riassunto alla portata di tutti di un concetto complesso come quello descritto prima.
E' proprio vero che un'immagine significativa vale molto più di seminari, racconti, avvertimenti, ecc. ecc. ecc.