Riflessioni di chiusura
Diversi gli argomenti trattati durante la presentazione presso la libreria Mondadori di Latina.

L'anno di inizio è sempre il 2001, un contesto storico piuttosto controverso che ha la sua massima espressione negli eventi dell'11 settembre, ma che in realtà è collegato a diversi avvenimenti precedenti e successivi apparentemente senza correlazione.
Si affronta quindi il "nuovo" problema della sicurezza, che richiede, da una parte, una profonda riflessione sulle nuove tecnologie e sulle potenzialità ad esse legate, e dall'altra sui nuovi nemici e campi di battaglia che non hanno più alcun confine ne' morale, ne' materiale.
Un problema che concentra sulle Security aziendali un compito diverso, molto più focalizzato sulla tutela e sulla prevenzione, allargando il perimetro di azione anche all'esterno delle mura aziendali per capire, analizzare e, quindi, intervenire.

L'apertura alla rete facilita il compito, le informazioni sono ormai pressappoco pubbliche, o comunque facilmente reperibili grazie ai mezzi informatrici a disposizione. Da qui si sviluppa un filone di intelligence interno al gruppo Telecom finalizzato a raccogliere e strutturare. Con quali obiettivi? Nessuno lo sa, o almeno guardando dall'interno nessuno aveva il dovere di saperlo. O forse semplicemente non si poneva la domanda.

Perchè, effettivamente, la conclusione della storia è che questa deviazione aziendale era finalizzata a raccogliere e basta. Con un tocco di poesia in più legato ai famosi virus o animaletti che ogni tanto qualcuno si beccava.
Anche se poi nessuno, compreso il sottoscritto, ha mai capito chi sia stato effettivamente colpito e che danni, reali o presunti tali, abbia portato a questi sventurati.
Basta paragonare l'enfasi e le preoccupazioni di qualche anno fa, quando l'indagine aveva raggiunto il suo apice, ai dubbi e agli insabbiamenti di questi giorni per capire che, forse, tutto il castello fosse basato principalmente su un teorema, che qualcuno aveva in quel momento appoggiato per ragioni di convenienza o di pura confusione.
Oppure gli obiettivi erano altri.
E una volta raggiunti, vale la pena che quei poveri diavoli possano ritornare alle loro case per rifarsi una vita (se ci riescono). Perchè alla fine, sono stati solo sfortunati.

Nel dubbio, non resta quindi che ringraziare coloro che sono intervenuti all'incontro, dando appuntamento ai prossimi interventi per ulteriori elementi di discussione.