Merry Christmas to all
Finalmente un po' di tranquillità. La bozza finale del testo è stata consegnata in tempo. Sarà compito della grafica divertirsi in questi giorni - nonostante le feste - a impostare un layout adeguato. In realtà è tutto da costruire, nel senso che la nuova collana, che porterà il nome Senza Finzione, per ora è ancora un contenitore che andrà focalizzato verso un particolare tipo di impaginazione, un modello di copertina adeguato e un proprio stile grafico.
Per ora abbiamo visto solo alcune bozze veramente molto stilizzate, bozze su cui ho provato a dire la mia anche se, come succede per tutti gli autori-non-ancora-autori, non mi aspetto di essere completamente ascoltato. L'idea è quella di catturare l'uomo della strada con qualcosa di semplice ma accattivamente, qualcosa che riesca a catturare l'attenzione dall'interno di una vetrina.
Il titolo del libro è considerato ancora provvisorio, anche se io e Antonella crediamo sia quello che rispecchi meglio i contenuti del testo e garantisca una certa decenza letteraria. Perchè Marcello inizialmente aveva richiesto qualcosa d'impatto su spie, spioni e movimentazioni sotterranee di bassa lega.

Purtroppo io non la penso così.
Anche se qualcuno si sta letteralmente "facendo bello" su questo aspetto della storia, credo che ci siano molti aspetti che sono un po' passati in cavalleria dietro il roboante supermarket del dossieraggio apparentemente messo in piedi da Telecom Italia. Domande che ci siamo posti un po' tutti, prima e dopo la vicenda, e su cui cercheremo di dare delle risposte.
Perchè il titolo originale del libro, inventato casualmente da mio padre durante uno dei colloqui con il mio avvocato e amico Andrea Monti, era proprio "Un Signor Nessuno".
Perchè per capire determinate cose bisognerebbe vederle come un professionista qualsiasi che alla fine si trovava la' dentro per caso, ma che aveva la grande opportunità (o sfortuna?) di assistere a un modello di Security aziendale che stava tentando di fuoriuscire all'interno di un mercato confuso. Molto confuso.

Saranno famosi... o almeno ci provano
La storia è sempre la stessa. Uno si aspetta che basta saper fare qualcosa per essere apprezzati, tanto il resto alla fine lo fa la rete, sia come passaparola, circuito mediatico o semplice vetrina virtuale. Il dubbio me lo sono posto quando Antonella, la mia editor, mi ha confermato che non funziona proprio così.
Non siate timidi, lo scrittore e il poeta solitario è una figura tramontata da un pezzo. Scrittori e poeti devono stare invece il più possibile in mezzo alla gente, perché è di questo che si occupa ogni genere di letteratura, che lo si creda o no, dal romanzo horror al fantasy, da quello di fantascienza al sentimentale: dell’umanità, delle persone, ecco di cosa si occupa la letteratura e il narrare, in buona sostanza, della vita stessa.
(Da "Come promuovere il proprio libro" di Galassia Arte)

E' compito dell'autore, almeno finchè non è un personaggio noto, darsi da fare per le proprie pubblicazioni. Potremmo definire l'operazione una sorta di Public Relation Management applicato al mondo della carta stampata. Marketing allo stato puro.
E le idee sono tante: dall'invio massivo di copie gratuite a giornali, agenzie, riviste e chi ne ha più ne metta, alle presentazioni lungo tutto lo stivale - ovviamente (quasi) tutte organizzate dall'autore esordiente -, dai blog e altre amenità tipiche del mondo internettiano ai booktrailers su YouTube.

Lato nostro il blog c'è. Già, proprio quello che state leggendo. Riguardo l'universo mediatico sono effettivamente favorito, visto che la vicenda parla da sola: si tratterebbe solo di ravvivare un po' la fiamma.
Per le presentazioni in libreria buio assoluto... non che mi tiri indietro, ma non saprei dove iniziare. Su questo Antonella mi ha già promesso una mano, cosa che io accetto volentieri (anche se un po' mi dispiace visto che già si deve barcamenare tra milioni di scadenze e impegni).
Altre idee sono in pentola, magari ne parleremo proprio in queste pagine.

Resta un'idea alquanto sfiziosa, alla quale forse dedicherò qualche ora di lavoro: il BookTrailer, ossia un filmato stile trailer cinematografico con l'biettivo di catturare l'attenzione del potenziale lettore su trama e finalità del testo.
Interessante. Con il montaggio video me la sono sempre cavata bene e ho subito trovato un'idea avvincente, almeno credo. Purtroppo molti frammenti video utili allo scopo non sono più disponibili, quindi dovrò fare un po' di fatica in più per reperire quello che mi serve, speriamo con qualche risultato utile. Ora sto litigando con VLC per fargli capire che un frammento multimediale è composto da un audio e un video che, stranezze della vita, sono normalmente miscelati insieme. Spero che il mezzo informatico non infierisca su una situazione già di per sè complicata.
Nell'attesa tenetevi sintonizzati su questi schermi...

Un caso interessante...
Quanti ne usciranno? Un paio di giorni fa ho trovato un'altra piccola pubblicazione dal titolo "La banda larga di Telecom Italia", libro di denuncia sugli sprechi e sugli errori manageriali che avrebbero costellato l'avventura telefonica Tronchettiana.
Per curiosità mi sono fatto una piccola ricerca tra i grandi negozi di libri on-line: ogni casa editrice inizia a presentare il proprio libro su questi scaffali virtuali visto che non costa niente, almeno credo.

L'onore del primato spetta a Massimo Mucchetti con il suo "Il baco del Corriere" del 2006. Tempi ancora non sospetti, alcuni fatti ed eventi visti con l'occhio della parte lesa e una lunga digressione sulla causa politica di tutto questo. Pochi flash di informazione sull'evento tecnico, a quel tempo ancora sotto i riflettori dell'inchiesta giudiziaria: memorabile l'avvio thriller in cui uno spaventato Vittorio Colao comunica istruzioni al proprio vicedirettore mediante bigliettini scritti a mano. Sicuramente il più blasonato sull'argomento.

Sempre nel 2006 esce "Pronto, chi spia?" dell'anonimo Agente Italiano. L'ho visto in una grande libreria del centro di Roma dopo la mia permanenza nelle patrie galere. Ammetto l'ignoranza: l'ho semplicemente sfogliato, non esprimo quindi giudizi su una pubblicazione che sembra concentrarsi più sul problema delle intercettazioni telefoniche.
Attenzione: esiste un'altra edizione del 2007 che porta lo stesso titolo "Pronto, chi spia?", stavolta dell'autore Marco Gregoretti. L'argomento è quello: una vera e propria inchiesta giornalistica sullo scandalo Telecom-Sismi per mettere ordine all'esplosione mediatica del primo semestre del 2007. La domanda è la stessa di Massimo Mucchetti: come è possibile che tutto ciò sia accaduto? Per le conclusioni rimandiamo alla lettura di questo saggio.

Arriviamo quindi ai personaggi illustri della vicenda.
Il libro non è più uscito, o almeno così sembra visto che porta come data di uscita quella del primo maggio 2007. Parliamo di "Undicesimo, non spiare" di Fabio Ghioni e Giacomo Amadori, probabilmente destinato a uscire in quella data prima che l'inchiesta giudiziaria travolgesse uno dei due autori.
La scheda del libro, molto eloquente, ci riporta di nuovo al problema dello spionaggio aziendale, della lotta intestina tra corporation e del classico "tutti spiano tutti". Per ora il libro risulta momentaneamente non disponibile: magari stanno scrivendo la versione 2.0.

Nel 2008 ci sono Giuliano Tavaroli e Giorgio Boatti con il loro "Spie". Di nuovo il problema della reputazione aziendale e del necessario controllo delle informazioni: un'autobiografia centrata maggiormente sul periodo pre-Telecom Italia. D'altronde c'è ancora un'indagine in corso, quindi sarebbe di cattivo gusto parlare di fatti ed eventi ancora da valutare. Rimaniamo quindi con l'espressione visibilmente tirata di Massimo Mucchetti durante la trasmissione l'Infedele di La7 del 15 settembre 2008.
Magari ci saranno altri libri sull'argomento editi dalla coppia Boatti-Tavaroli.

Concludiamo con le pubblicazioni che verranno: la già citata Banda larga di Telecom Italia realizzata dall'anonimo Joe Basilico, Giampaolo Spinelli con il suo libro-verità annunciato durante l'intervista a Panorama del 31 luglio 2008, e infine questo qua.
Non me ne vogliano i lettori, ma credo che ce ne saranno sicuramente molti, molti altri.

Ogni cosa ha il suo inizio
Ci siamo. Dopo (quasi) due anni di lavoro sembra che le cose siano ormai nella giusta direzione. Mille dubbi sulla scelta fatta: temeraria? inopportuna? oppure, come l'ha definita Luigi Milani durante una presentazione del nuovo libro di Antonella Beccaria a Roma: coraggiosa?

Per ora nessuna di queste, almeno questa è l'intenzione. Semplicemente la possibilità di vedere da una prospettiva diversa - e più interiore - una presunta storiaccia che potrebbe avere ancora qualcosa da raccontare...